La scoperta.
La scoperta.
All'inizio fu qualcosa di impreciso, di indefinibile, una sensazione vaga che sembrava salire da arcane profondità, sconvolgente e irrefrenabile.
Era il Niente e il Tutto insieme; era il Tempo e l'Eternità, la Vita e la Morte confusi.
Continuava a salire, a salire, a salire.
Guizzi di luce e subito il buio, suoni lontani e di nuovo il silenzio.
Misteri difesi da invalicabili barriere furono squarciati per un attimo da fulminei bagliori e l'apparizione della Verità fu lancinante come milioni di ferite inferte d'un colpo.
Di nuovo fu il Niente e il Tutto, il Tempo e l'Eternità, la Vita e la Morte.
Freddi furori ne gelavano l'Essere; invisibili lingue di fuoco gli fluivano silenziose d'attorno.
Si sentiva dibattere e contorcere, ma era qualcosa che giungeva da lontano perchè sapeva d'essere immobile, rigido nella Sua cieca contemplazione, staccato da tutto.
Poi, a poco a poco, piano piano, con una lentezza che sembrava venuta dall'eternità, le cose cominciarono a sfumare, qualche remoto contorno ad apparire.
Molto tempo passò prima che la luce si stendesse su tutto.
Ed il Tutto era il Niente!
Si sentì immerso nella profondità incomprensibile di quel Niente e farne parte.
Era Egli stesso il Niente ed Egli solo poteva farlo Tutto!
Passò ancora molto tempo, molto, molto........
Poi sentì la Morte e capì d'essere Lui la Morte.
Diede vita alla Morte e sentì l'immensità della Vita.
Una stanchezza infinita cominciava a bruciarlo; e tuttavia c'era qualcosa in quella stanchezza che lo alimentava senza posa: era il mistero della Sua esistenza.
Nebbie continue fluivano intorno: era il tempo che passava.
E molto altro tempo passò ancora, molto, molto......
Quando apparve quel lampo terribile quasi fu scosso dalla Sua immobilità, ma subito si ricompose e guardò fisso nelle tenebre squarciate.
Tutto bruciava dinanzi a Lui.
In quella luce sfolgorante vide la Verità.
Altro tempo passò.
Improvvisamente scoppiò a ridere, a ridere, a ridere.
Poichè aveva scoperto d'essere DIO!!!!!!!