PAGANESIMO SCIENTIFICO ED ETICA PAGANA
PAGANESIMO SCIENTIFICO ED ETICA PAGANA
Contro l'orrore delle religioni.
CSA Editrice Pubblicazione Luglio 2010.
Scheda dell'opera.
Il volume è diretto a studiare l'insorgenza del fenomeno religioso e le sue conseguenze nella società umana.
Punto di partenza dell'opera è l'epoca Paleolitica nella quale non vi è traccia di credenze trascendentali in princìpi divini.
Ci si sofferma, quindi, sull'organizzazione sociale di quell'epoca in base alle risultanze archeologiche consolidate che hanno ormai cancellato l'immagine di una cosiddetta preistoria fasulla.
La figura della Dea, presente in quelle società, esprimeva il rapporto di unione con la Natura e l'energia femminile della stessa trovando la sua radice nella figura della Donna, cardine di un intero sistema di esistenza improntato a cooperazione e solidarietà collettive.
Contrariaramente alle definizioni correnti si trattava, dunque, del vero Paganesimo perchè privo delle divinità metafisiche caratteristiche delle vere e proprie religioni, intese come separazione dell'uomo dalla Natura e da se stesso, scaturite dalla rivoluzione agricola neolitica con l'avvento della proprietà privata.
E' in tale epoca, infatti, che assume il predominio la figura maschile e si introduce il patriarcato che riduce in subordine la Donna e avvia lo sfruttamento della Natura; sorgono le religioni politeiste suggello del nuovo ordine.
Soltanto a partire dal 600 a.C. la filosofia naturalista greca porrà in discussione la religione attraverso la riflessione sul mondo circostante e la denuncia, con Epicuro prima e con il romano Lucrezio poi, della devastazione generata dal conflitto permanente per la sete di ricchezze.
Si studia la successiva evoluzione dai politeismi ai monoteismi nelle loro genesi storiche e quali fonti di un altro sistema di Potere organizzato accanto a quello della proprietà privata.
Il consolidamento di una cultura metafisica del divino troverà soltanto nel 1600, con il rogo di Giordano Bruno, la ripresa di un cammino di liberazione dalle superstizioni religiose e dai dogmi di fede.
Si delinea il quadro storico successivo che, con la cosiddetta "Rivoluzione scientifica" di Galileo Galilei e Isaac Newton e con l'Illuminismo, riapre il percorso scientifico e incontra più tardi l'analisi marxista sull'individuazione delle fondamenta della religione nella proprietà privata e nell'alienazione umana da essa prodotto sul piano materiale e mentale.
La seconda parte dell'opera è dedicata agli sviluppi della Scienza nel secolo scorso che, a partire dal Quantismo di Planck e dalla Teoria della Relatività di Einstein, giungono, in un rinnovato non facile rapporto con la Filosofia, all'Olismo di David Bohm e all'Ecologia di Fritjof Capra, sintesi convergente del pensiero di una nuova generazione di scienziati appartenenti a tutti i settori scientifici.
Tali sviluppi sono messi in connessione con l'analisi di Marx ed Engels riguardo alle dogmatiche religiose monoteistiche e, contemporaneamente, con le devastazioni della proprietà privata capitalistica in ordine allo sfruttamento della Donna e della Natura prodotto di una cultura di dominio assassina.
Tutto lo svolgimento del libro porta alla negazione di qualsiasi dio.
L'ultima parte illustra l'urgenza del nuovo pensiero prima accennato in grado di ricostruire un rapporto con la Natura che attribuisce solo alla specie umana la responsabilità del suo Benessere e del suo Malessere.
Si delinea, in sostanza, un Paganesimo scientifico fonte di un'Etica pagana nel quale, come detto, non vi è posto per dio.